Metodiche e potenziale corporeo

Leggo costantemente, soprattutto on line, della “giusta metodica”, della tecnica vocale universale, del nuovo che avanza per sbaragliare l’ormai desueto modo di cantare.

E così la dinamica respiratoria diventa terreno di polemiche, di ricerca di perfezione di movimento, di iper controllo di micro mobilità. E via di nuovo in giostre di metafore a paragonare muscoli ad elastici, i musicisti ad atleti, il diaframma…povero diaframma ..a qualsiasi cosa renda facile la sua descrizione.

In studio quello che vedo spesso è l’abuso di alcuni tecnicismi nella tecnica vocale che, stressano il corpo  a livello posturale e a livello dinamico.

La causa? Forse la mancanza di compresione dell’allievo, ma anche la scarsa sensibilità (o preparazione specifica) del docente nell’osservare le potenzialità corporee e i limiti fisici dell’allievo. Non si può applicare la stessa metodica con gli stessi risultati a tutti.

Tengo nota dei più frequenti problemi oggettivi dello strumento corporeo di alcuni miei pazienti – cantanti giunti da me con problemi posturali in rapporto alla pratica canora; a voi farne materiale utile di riflessione.

Tra i più frequenti troviamo:

  1. asimmetrie di movimenti costali
  2. difficoltà di gestione delle mobilità costali e addominali
  3. eccessiva tensione dei muscoli erettori del tronco e del capo
  4. eccessiva tensione degli elevatori delle scapole

queste, tra le tante, sono frequenti problematiche degli allievi che richiedono il mio intervento osteopatico.

Talvolta i problemi affliggono anche professionisti di esperienza.

Risolverli è possibile, attraverso un percorso di recupero del controllo motorio. Tuttavia il mio invito è rivolto soprattutto ai docenti. I punti deboli sono questi, le metodiche non dovrebbero essere rigidamente standardizzate ma adatarsi alle tipicità del corpo dell’allievo. Questo vale, con effetti diversi, anche per gli strumentisti.

Migliorare la dinamica costale, la coordinazione del mantice, normalizzare la tensione muscolare posturale è lo scopo del trattamento manuale e rieducativo, anche in collaborazione con altre figure specialistiche.

La gestione della forza, delle posizioni, delle richieste (talvolta colorite nel linguaggio metaforico) è compito importantissimo del docente, cui va l’onere della crescita quotidiana dell’allievo e del rendere chiaro ciò che viene detto.

Accorgersi della presenza di uno dei problemi elencati sopra e non affrontarlo significa da subito la perdita di performance, col tempo l’instaurarsi di disfunzioni o patologie serie.

 

 

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