Cantanti e cicatrici

Talvolta capita che il cantante debba essere sottoposto ad interventi chirurgici, anche non strettamente legati a disfunzioni cordali.

Il tratto più strettamente in contatto con la funzione fonatoria è la regione del collo. Il vocal tract in questo punto risulta influenzato nella sua dinamica fisiologica ed è importante valutarne la mobilità post intervento.

La cicatrice più frequente è l’accesso anteriore per tiroidectomia. Risulta il più delle volte orizzontale, visibile sopra lo sterno, larga fino a 10 – 15 cm. E’ un evento che viene sempre monitorato sia durante i trattamenti osteopatici dedicati al cantante che nei coaching personalizzati per ottimizzare il percorso di recupero della fisiologia dei tessuti.

Talvolta l’accesso alla tiroide prevede lesioni cicatriziali a U che comprendono anche i bordi laterali della laringe. In questo caso l’intervento è più invasivo.

La conseguenza più comune di una cicatrice è la retrazione. Tra i piani tissutali superficiali e profondi si ha una perdita di mobilità e scorrimento, talvolta associata a tumefazione e fibrosi dei tessuti peri-cicatriziali che non permettono la corretta biomeccanica.

Per il cantante la mobilità che può essere limitata è quella di scorrimento verso l’alto e il basso del tratto laringeo. Talvolta si ha una deviazione verso il tratto cicatriziale. Sovente la testa è inclinata per dal lato della retrazione o i movimenti di rotazione della testa sono limitati in un parametro di movimento.

Anche nell’apertura e chiusura della bocca le cicatrici possono portare ad una deviazione mandibolare

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fibrosi in cicatrice laterale post asportazione cisti

Se quelle del collo sono le più invasive e comportano compensi di posizione e movimento durante la fonazione, quelle anatomicamente più distanti possono ugualmente disturbare l’attività canora. Cicatrici o esiti cicatriziali a livello addominale (classica appendicectomia, o esiti di parti cesarei) possono modificare la dinamica dell’addome durante l’inspirazione e condizionare, attraverso tensioni fasciali più o meno profonde la fase di sostegno e appoggio.

Ove sia presente una cicatrice è quasi sempre presente un effetto di trazione tissutale che in alcuni soggetti può cronicamente portare a compensi posturali più o meno sintomatici.

Risulta fondamentale, durante la valutazione del soggetto, sottoporre a valutazione le cicatrici e sottoporre ad adeguato trattamento manuale. Nel caso in cui un allievo debba subire interventi chirurgici è utile e più semplice verificare nel periodo post intervento se la cicatrice ha influenza posturale e tissutale per evitare l’insorgere di compensi che porteranno sintomi sul lungo periodo.

 

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